Il momento di preghiera durante l’oratorio esti vo serve a ricordarci la ragione profonda che muove le tante persone impegnate nel suo svolgimento. Non uno qualunque ci rivolge l’invito «Tuttiatavola», bensì quel Dio che per farsi conoscere da ciascuno di noi ha inviato nel mondo suo Figlio, la sua Parola fatt a carne, venuta ad abitare in mezzo a noi (non dimentichiamo il cammino degli ulti mi anni: da «Passpartù» a «Piano terra», passando per «Everybody»).
Il momento della preghiera ci permetterà di chiamare per nome colui che, in ogni altro momento della nostra giornata in oratorio, è motore e ragione del nostro agire. Sarà l’ascolto quoti diano di un brano della Parola di Dio che ci aiuterà ad accorgerci di quante sfumature diverse porta in sé il tema del mangiare e del nutrirsi: saremo accompagnati gradualmente nella scoperta che l’«uomo non vive di solo pane», come recita il sott oti tolo della proposta di quest’anno.
Nello stile della comunità educante vogliamo sforzarci di metterci anzitutto noi stessi, adulti e giovani, in ascolto di Gesù, per poi condividere coi ragazzi il frutto del nostro ascolto. Non avremo fretta di suggerire che l’«altro» di cui l’uomo ha bisogno per vivere è la Parola di Dio. Arriveremo sicuramente anche lì, ma dopo aver percorso un cammino che idealmente ci porterà a sperimentare quante dimensioni relazionali sono importanti per essere davvero uomini e donne.
La scansione dei momenti di preghiera è lasciata alla libera scelta di coloro che organizzano l’oratorio estivo. I testi sono stati scelti a partire da una riflessione generale su come la Bibbia affronta il tema del «mangiare», come è spiegato nel contributo di presentazione del progetto a pagina 9: la lettura di questo testo può aiutare a comprendere la ragione delle scelte operate.
Non c’è un ordine preciso nel quale trattare i temi, ad eccezione del primo incontro (Gesù insegna ai suoi discepoli a pregare il Padre, domandando il «pane quoti diano») e dell’ultimo, dove faremo tesoro dell’indicazione che Mosè diede al popolo di Israele al termine del cammino dell’esodo (per questa ragione abbiamo scelto questo brano per concludere l’oratorio esti vo e insegnare ai ragazzi a rileggere l’esperienza vissuta; cfr. tappa finale «Per ripartire»).
Per vivere insieme il momento di preghiera abbiamo immaginato due strumenti: accanto a Non di solo pane vivrà l’uomo, il tradizionale libretto che può essere consegnato a ogni ragazzo, abbiamo realizzato il fascicolo «Guida della preghiera», che contiene anche alcuni spunti di commento sul brano della Parola di Dio. Immaginiamo che l’incaricato della preghiera possa, a partire da alcuni spunti molto generici sul testo, trovare le applicazioni che vanno bene per la propria realtà, tenendo conto delle circostanze contingenti che si creano durante le giornate dell’oratorio estivo.
Ogni incontro di preghiera prevede un brano della parola di dio a partire dal quale proporre una riflessione sul tema del giorno. Nella sezione Per te abbiamo cercato di dare una concretizzazione generica al tema della giornata, mentre Con lo sti le di Gesù suggerisce un impegno concreto da custodire nella giornata.
Per ogni tappa è anche predisposta una preghiera da recitare comunitariamente. Una bella novità di quest’anno sono i tre canti per la preghiera (cfr. fascicolo «Canti» per il relativo commento). Il tentativo è stato quello di sfruttare lo strumento espressivo della musica e del canto, per tradurre i contenuti della proposta educativa. Ciascuna realtà è invitata a valorizzare questi canti ,lasciando gli inni ai momenti più aggregati vi. È buona cosa che i ragazzi imparino ad apprezzare il linguaggio musicale, ma anche a distinguere le forme a seconda delle circostanze.